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Abolito il Natale; w la Festa di Inverno

Natale abolito, al suo posto ecco la Festa di Inverno. È la novità introdotta dall'Istituto Universitario Europeo di Fiesole che ha deciso di togliere ogni riferimento religioso e cristiano in nome, ovviamente, del rispetto per atei, musulmani o credenti di altre religioni.

In passato abbiamo già visto, per lo stesso stupido motivo, abolire le recite di Natale negli asili, i canti nelle scuole dell'obbligo etc etc etc. Perché quello che conta è il politically correct, il rispetto del diverso, l'accoglienza che diventa priorità assoluta. Quindi ecco la decisione di cancellare il Natale ed ogni riferimento cristiano per far contenti non tutti, ma solo gli «altri».

A questo punto però si dovrebbe fare di più. Se il Natale deve diventare politcally correct allora si facciano le cose per bene. A partire dal Presepe.

Innanzitutto chi ha detto che serva Giuseppe? Da quando ci vuole per forza un padre, presente. Quindi via libera alla possibilità di avere nella grotta due femmine, oppure solo Maria, mamma magari surrogata per altri. Proseguiamo con il bue e l'asinello, diciamo la verità, poco eleganti. A scelta quindi si potrebbe mettere un panda, molto più tenero, magari accoppiato con un cinghiale, uno di quelli ormai di casa a Roma ed abituati alle luci della città e della ribalta.

Proseguiamo all'esterno: i pastorelli per prima cosa meritano un nome diverso. Potremmo definirli «liberi professionisti esperti in studi sul comportamento ovino». Professionisti senza bastone o sandali, come da tradizione, ma con casco, sistema di tracciamento della posizione, e scarpe anti infortunistiche, non si sa mai... Il tutto con sindacalista a controllare il rispetto del contratto con salario minimo.

Non parliamo poi dei Re Magi. Basta con questa cosa del cammello, costretto suo malgrado ad un viaggio estenuante. Molto più adatta una macchina elettrica, green e silenziosa. I magi poi devono essere scelti tramite selezione dell'Onu con rispetto di razze, sesso, cultura, tradizione etc etc etc.

I doni: l'oro costa caro, meglio qualcosa di «bio», l'incenso è superato, si vada di curry, che ormai piace un po' dappertutto. Al posto poi della mirra, del tutto fuori moda, serve qualcosa di più «social». Sarà quindi Chiara Ferragni a scegliere anno dopo anno cosa regalare al bambinesco. Che poi, perché un maschio? Facciamo così, due gemelli, un maschio ed una femmina, magari di razze diverse, asiatico ed africano. Lo Spirito Santo può questo ed altro.

Ci si ride sopra onestamente per non piangere, anzi, per non vergognarci di quello che siamo diventati. Un popolo che non ha rispetto per la sua storia e la sua cultura.

Ps. A proposito di cultura. Quello che rende davvero increduli è che questa idea arrivi da un'università, un luogo dove il sapere e l'educazione sono il pane quotidiano. Ormai culla delle stranezze ed anche di chi grida «Palestina Libera!»